29 Maggio 2018. Resoconto sul Forum sull’autodeterminazione di Trieste, svoltosi il 19 Maggio 2018 all’Hotel Greif Maria Theresia a Trieste.

Il Forum svoltosi a Trieste, grazie alla Popular Assembly Project, è stato un indubbio successo, nonostante l’assordante silenzio dei media locali, che hanno ignorato l’evento. Movimenti indipendentisti friulani, toscani, veneti, e associazioni per lo sviluppo imprenditoriale, erano presenti all’evento. Nonostante il poco tempo per la preparazione dell’evento, le presenze di alto livello testimoniano sia l’ottimo reticolo attivato dalla Popular Assembly Project, sia il vivo interesse che esiste da parte di moltissimi soggetti riguardo al tema, fondamentale per la democrazia, dell’autodeterminazione dei popoli. L’evento, aperto con una puntuale disamina della questione catalana raccontata da Alex Storti, e mediato con passione da Vito Potenza del Popular Assembly Project, è a mio avviso ruotato in profondità attorno alla presenza di Andrea Cocco, vicepresidente della European Free Alliance, e membro del Partito Sardo D’Azione.
Sostengo da tempo che i partiti indipendentisti e legalitari presenti all’interno del territorio dello Stato italiano mancano di visibilità, e non credo per mancanza di leaders, ma quanto, probabilmente, per le caratteristiche interne dei partiti come i nostri, probabilmente molto tesi alle questioni interne del proprio territorio, e molto meno propensi alla collaborazione esterna con movimenti simili, riguardo la quale non capiscono intimamente l’importanza per tutti. Il problema di tradurre la nostra azione politica in visibilità è ormai estremamente pressante. Vedere lo sconcertante, triste spettacolo che ci offrono i media durante l’attuale pagliaccesca crisi di governo dello Stato italiano e non avere una propria visibilità, è semplicemente devastante. Credo che la responsabilità sia nostra: non riusciamo a creare un’azione comune sulla quale basare una forma visibile e comunicabile, e dobbiamo costruirla.
Dunque, in questo quadro, la presenza al Convegno di Cocco ha dato una forma imprevista al Convegno stesso. Questo anche perché Cocco ha dichiarato che nel gruppo europeo della European Free Alliance è entrato un ex deputato europeo del M5S, e che volendo, il prossimo anno, per le elezioni europee, nel triveneto EFA potrebbe presentarsi senza dover essere costretto a raccogliere le firme, fatto questo che ha chiaramente attratto l’interesse dei movimenti presenti. Il sottoscritto, nel proprio intervento, ha sottolineato con forza la notizia data da Cocco e ha rilanciato ai movimenti presenti l’idea, inviandoli a creare un incontro nel prossimo futuro per dare forma pratica alla proposta.
Nel mio intervento ho ribadito l’intenzione di continuare l’azione del Coordinamento dei Partiti Indipendentisti e Legalitari, ma ho fatto forza affinchè l’idea di riunire i movimenti, almeno di un territorio, potesse prendere forma. Dunque, il Convegno, nel suo divenire, ha preso una strada pratica certamente inattesa. Il Forum sull’autodeterminazione di Trieste, che verrà ripetuto l’anno prossimo, potrebbe diventare un fulcro di aggregazione intorno al quale costruire quella forma visibile dei partiti indipendentisti e legalitari, che come detto, così tanto manca nel panorama politico.
E’ un periodo di rapida trasformazione, nel quale i nostri movimenti e partiti politici, stanno comunque acquistando peso e visibilità. Vorrei sottolineare come lo stesso Partito Sardo d’Azione ha eletto il 4 Marzo scorso un senatore, grazie all’alleanza con la Lega-Salvini, e che dunque si potrebbe aprire lo scenario davvero inedito di una maggioranza di governo che contiene un indipendentista, un elemento impensabile fino a pochi mesi fa.  Si possono avere varie reazioni a questa realtà, ma un fatto è certo, se la Lega è dovuta passare per sopravvivere dal progetto irreale di una inconsistente Padania ad un approccio federalista generale all’interno dello Stato italiano, sincero o truffaldino che sia, significa che il partito protagonista della più straordinaria rinascita degli ultimi decenni, ha dovuto drenare consensi nell’area federalista, indipendentista, autonomista ecc.: che sarebbe accaduto se l’indipendentismo e il legalitarismo avessero avuto un simbolo visibile? Il Coordinamento dei Partiti Indipendentisti e Legalitari continua a percorrere la sua strada, che ha l’obiettivo di creare una piattaforma elettorale comune ai nostri partiti, affinchè essi siano visibili. Invitiamo con questo comunicato i movimenti e i partiti della nostra area a prendere contatto con noi attraverso il nostro sito, www.indleg.com, per conoscerci e continuare a costruire dei rapporti personali tramite i quali continuare a costruire una collaborazione che ci renda visibili e riconoscibili nel panorama politico.

Carlo Vivarelli

Partito Indipendentista Toscano e membro del Coordinamento Partiti Indipendentisti e Legalitari www.indleg.com.